Le continue analisi politiche del “blogger” “de noartri” continuano ad essere intrise ed animate da sentimenti rancorosi, al punto da apparire non solo ridicole ma anche patetiche.- E' il caso, l'ennesimo, dell'ultimo scritto postato da Zecca sul suo sito.-
Ribattiamo con stizzo, stanchi di essere etichettati per quelli che non siamo; di subire le “allucinanti riflessioni” di chi ha incassato “un decennio di sconfitte elettorali” senza farsene una ragione; stanchi di attacchi gratuiti da chi è continuamente alla ricerca di responsabilità da addebitare ad altri, senza mai guardarsi allo specchio, fare un esame di coscienza e prendere atto che Cerisano lo ha bocciato –ancora una volta-.-
Le sconfitte bruciano, è vero, ed evidentemente quella subita dalla ditta Zecca & co più di altre.-
L’ennesimo fallimento di un disegno finalizzato alla personale presa del potere, l’inutile dispiegamento di forze materiali, umane ed economiche…-
Lo “smemorato di San Lorenzo” ha provato in tutti i modi ad annientare gli amici di un tempo; ad annichilire i buoni propositi degli appassionati giovani di “Primavera cerisanese” e del suo capolista Lucio Di Gioia: bravo, capace e meritevole, in passato, poichè in linea con le volontà del manovratore; cattivo ed egoista, quando decide, con altri, di intraprendere un cammino libero da condizionamenti al servizio della comunità.-
Ma l'accusa a Di Gioia, mossa da Zecca, è simile a quando si lancia un boomerang che ritorna verso se stessi.-
Vorremmo ricordare allo “smemorato di San Lorenzo” che la lista “Cerisano Mia” è stata fortemente sostenuta da membri dell'amministrazione uscente e da assessori della prima giunta Greco, per non parlare della numerosa e diversa composizione politica/partitica dei suoi candidati e sostenitori.-
E' il caso di Angela Fondacaro, consigliere per dieci anni di maggioranza e strenua sostenitrice di Loris Greco, al punto da rimanere coinvolta nella triste vicenda giudiziaria, insieme ad altri membri della vecchia amministrazione; Luciano Luciani, il perdente storico della Destra paesana, recentemente candidatosi a Cosenza con la lista “Scopelliti presidente”, amico del “fascista” Orsomarso; uomo che aspramente criticò Zecca da assessore al bilancio comunale; colui che ha fondato le proprie fortune o sfortune –politiche- sulle denunce dei presunti disastri di politica urbanistica del sindaco Caputo; Ennio Marano, l'ex assessore nemico storico di Zecca, a suo tempo riferimento del duo Santelli-Olivieri, amico del consigliere regionale del PDL, Gianpaolo Chiappetta del quale Zecca non disdegna mai voti; Greco Vincenzo James, il capolista, medico di professione come l'antagonista Ivan. Uomo vicino al Centrodestra calabrese, neo amico di Magarò (ex socialista attualmente consigliere di Scopelliti), ma soprattutto erede di quella stirpe tanto odiata in passato quanto adulata, oggi, per necessità. Queste cose, però, nella logica zecchiana non vanno dette, anzi vanno taciute per non scontentare non tanto il candidato vicino all'ex consigliere La Rupa (politico accusato di aver pagato i voti al clan Forastefano), o l'ex consigliere comunale Vincenzo Guido di cui si è disperatamente cercato il sostegno, ma quei giovani inconsapevoli ed incolpevoli dai quali attingere linfa vitale, oltre che voti.-
Insomma un mix utile a <<confondere le idee ad un’opinione pubblica distratta, a raccattare qua e là, consensi necessari alla>>... solita, certa ed incontrovertibile sconfitta di chi prova a condizionare la gente con “false verità”.- Di chi, da un decennio, prova a mascherare ed occultare la propria responsabilità ed incapacità; in definitiva, il proprio fallimento politico.-
Zecca, ci hai fatto perdere!! Hai fatto perdere, per l’ennesima volta, l’intero paese.- Grazie per tutto quello che hai fatto e per quello che continui a fare: Cerisano mia…. non lo dimenticherà.-
“Perché non c’è niente che io detesti di più dell’odore di marcio delle bugie”
Il Colonello Kurtz, nel celebre film di Coppola: Apocalipse now.