Parlare degli avversari, in campagna elettorale è cosa certamente difficile.
Sovente si corre il rischio di trascendere, di farsi trasportare dall’impeto, dalla contrapposizione, dalla rivalità.
I consigli dei “moderati” suggerirebbero l’indifferenza, non lasciarsi trascinare nello scontro.
E tuttavia, il coraggio della verità impone a noi tutti di prendere posizioni chiare e precise nei confronti degli avversari; di esternare pubblicamente quello che si pensa e denunciare con forza le negatività di chi sfacciatamente si ripropone al governo della cosa pubblica.
Stigmatizzare un progetto “malato”, quello ispirato - ancora una volta - da Ivan Greco, è un dovere della politica.
Evidentemente anni di disastri politici amministrativi non sono bastati, se la ricetta proposta è la solita: nessuna progettualità, nessuna idea di paese; semplicemente una somma di uomini, ovvero di famiglie, utili a vincere le elezioni e poi…poi si vedrà.
Sostituire comparse ormai inutili della vecchia amministrazione con l’ingresso in lista di affini, collaterali, parenti prossimi, così che tutto appaia rinnovato e tutto sia pronto per la farsa da presentare agli elettori .
La spinta decisiva, poi, la darà il bisogno di “salute”.
Quale cinismo, quale sfrontatezza, quale presunzione, quella di condizionare la vita politica del paese, quella di riproporsi nonostante tutto.
Cerisano merita rispetto e verità; un serio ed appassionato progetto di rinascita e rinnovamento; una nuova opportunità, un nuovo futuro.
Questa non è una partita di poker; qui non è lecito “bluffare”: i soldi nel piatto, infatti, sono i soldi dei cittadini.
Cambiare si può.