domenica 23 gennaio 2011

Martin Luther king - The Washington March. I have a dream!

Proverbio cinese della sera....

Proverbio cinese della sera....
Tutti gli uomini hanno una faccia come tutti gli alberi hanno una scorza.

Giornalino Piazza Grande Numero 3

Giornalino n. 2




Giornalino n. 1



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INAUGURAZIONE SEDE PIAZZA GRANDE


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Tutela del territorio e prevenzione del rischio idrogeologico

 
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INSIEME IN PIAZZA...

 
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Presentazione del libro ASSALTO AL PM - Storia di un cattivo magistrato - di LUIGI DE MAGISTRIS

CERISANO, UN PAESE SOLIDALE...



















Una vita da mediano di Roberto Muoio

Mi scusera' Mister Ivano, forse la sua squadra gioca a zona, forse il mediano e' una figura anacronistica, ma io mastico poco di calcio. Per chi conosce la nota canzone di Ligabue, il mediano, e' l'uomo della passione e del sacrificio. Ed oggi di questo voglio parlare. L'idea nasce in una sera di novembre allorquando un caro amico che e' gia' entrato negli “anta” ma che ancora “non vuole appendere le scarpe al chiodo”, dopo una giornata di lavoro, si e' fatto accompagnare “ad allenarsi”.

Saranno state le 21,00, la luce dei lampioni del campo di calcio trafiggeva a fatica la nebbia e sotto una pioggia fitta e fastidiosa, una decina di uomini in mutande, alla guida del mister, hanno iniziato a correre e sudare. Ma nessuno sembrava sentire la fatica, anzi tra loro si rideva e scherzava. Nel guardarli mi e' nata la curiosita' di saperne di piu'. Cosi' ho incontrato il presidente della U.S. Sportiva Cerisano 1996, il signor Franco Cistaro che con cortesia, mi ha raccontato della nascita di questa societa' sportiva, dei primi campionati in 3^ cat. , della promozione in 2^ nel 98, di quella in 1^ nel 2000, della nascita del settore giovanile, degli spalti affollati di pubblico, dei pulman di tifosi in trasferta. E dalla luce dei suoi occhi nel parlarne, traspariva una tale passione che quasi mi sembrava di rivivere i momenti raccontati. Ma la storia di questa squadra e' fatta anche di retrocessioni, della dismissione del settore giovanile, della chiusura del campo per inagibilita', dei tre anni da “zingari” in giro per i campi dei paesi limitrofi in cui ogni domenica ci si sente in trasferta, anche in quelle in cui il calendario dice si gioca in casa. Da quest'anno il campo di gioco del Cerisano e' ritornato agibile e la squadra e' tornata a giocare tra le mura amiche. Restano inagibili pero' le tribune e da bonificare tutta l'area circostante, quindi di domenica si gioca praticamente senza pubblico. La squadra e' attualmente iscritta al campionato di 3^ cat. Ha 75 iscritti, i giocatori a disposizione di Mister Ivano sono circa una trentina. La squadra ha in concessione gratuita dal Comune il campo di calcio, ma non riceve contributi pubblici e sopravvive grazie ai sacrifici degli attuali dirigenti: Franco Cistaro, Ivano Totera, Pierluigi La Neve, Nicodemo Mazza, Ugo Greco, Giuseppe Morabito, Pietro Reda oltre che a spontanee donazioni di privati. Quando si va in trasferta ci si sposta con le auto private, ci si paga da soli il gas del bombolone per riscaldare l'acqua, la lavanderia per le magliette. Una vera vita di sacrifici, una vita da pionieri del calcio. Difronte a tanta passione e sacrificio, sarebbe bello che i cerisanesi circondassero la squadra di affetto almeno quando si gioca in casa, ma senza spalti cio' non e' possibile. Ma quanto costera' rendere agibile gli spalti . Non lo so, da profano direi intorno ai 50 -60 mila euro. Certo le asfittiche casse del Comune, in questo momento non dispongono di tali cifre, ma curiosando su internet, ho scoperto che, gli Enti Pubblici per tali tipologie di intervento possono ricorrere ai mutui dell'Istituto del Credito sportivo. Il sito consente di scaricare on line la domanda che va poi corredata dal progetto dell'Ufficio tecnico. Rendere agibile una struttura, idonea alla pratica sportiva e' un segno di civilta' per l'intera collettivita'. Forse in questo momento il calcio appare come un problema secondario che interessa pochi. 

Non e' cosi' ,avere una stuttura idonea significherebbe poter riaprire il settore giovanile, sgravando molte famiglie dei costi e dei tempi dedicati alle scuole calcio dei figli, forse non nascerebbe un nuovo campione del mondo, (quelli sono episodi unici), ma si darebbe a molti giovani una alternativa all'ozio da bar, garantendo al paese una generazione sana nel corpo e nello spirito. Pur riconoscendo i meriti ed i sacrifici degli attuali dirigenti, non si puo' continuare, per come avvenuto negli ultimi 50 anni, a demandare alla buona volonta' di pochi, le sorti della squadra di calcio, essa e' patrimonio dell'intera collettivita', porta il nome del ns paese, ci rappresenta, ci deve coinvolgere, ci deve appartenere. Per ora grazie a chi resiste, corre, suda, resta giovane e da' tutto se' stesso per pura passione e con spirito di sacrifico, grazie a chi crede e vive una vita da mediano.................. 

LA FORZA DI DIRE: "NO"!

Verso le elezioni amministrative 2011

Il processo di partecipazione e rinnovamento che, insieme a tante donne, uomini e giovani di questa comunità, stiamo costruendo, non trova e non può trovare alcuna mediazione o compromesso di sorta.
Persone perbene, uomini liberi, capaci di governare e di innovare. Queste le caratteristiche di chi vuole far parte di un progetto - e di una lista civica - che tenacemente vogliamo portare avanti per il bene di Cerisano.
Con voce ferma e decisa diciamo "no" ai subdoli tentativi - e sono tanti - di chi vuole infangare o semplicemente delegittimare i nostri buoni propositi.
Sia chiaro a tutti!
Diciamo no a tutti coloro i quali hanno gravi responsabilità per lo stato in cui versa il nostro paese.
Il paese non può più attendere. Cambiare si può.

Piazza Grande Cerisano


Tempi di festa ma anche di bilanci.

Care amiche ed amici, mentre la politica paesana si affanna nel perpetrare tipici rituali da campagna elettorale, l’occasione del Santo Natale offre, a noi tutti, l’opportunità di fermarsi a riflettere, di ritrovare gli antichi valori e le belle tradizioni che avvolgono e permeano la nostra comunità. Di ritrovarsi in famiglia, con gli amici di una vita, nei luoghi e nei ricordi di un tempo, forse passato troppo in fretta. Tempo di festa e di gioia; ma anche di bilanci. Un anno, quello che ci apprestiamo a lasciare, ricco di attività, impegno e passione; che ci ha visti protagonisti di un processo di “partecipazione e rinnovamento” che tanta simpatia e sostegno ha trovato in paese e che, come prevedibile, ha definitivamente rotto equilibri di potere consolidatisi negli anni. Oggi, siamo sempre più convinti, è inevitabilmente giunto il nostro tempo, con buona pace di chi ostinatamente si ripropone, degli incalliti detrattori e dei soliti millantatori. Il paese è pronto e maturo per cogliere una scommessa di novità, la nostra scommessa di novità e modernità, a recepire un appassionato e disinteressato progetto di rinascita. A questo stiamo lavorando, con tutti noi stessi, con la nostra professionalità, con il nostro buon senso, con la testa e con il cuore. Il forte desiderio di libertà e rinnovamento, di libertà e partecipazione che si avverte in paese, dovrà essere, e sarà, il nostro imperativo. E’ ormai giunto il tempo della verità: una nuova classe dirigente si affaccia al futuro, pronta a mettersi alla prova, per ridare speranza e fiducia e vita a questa comunità.

18 dicembre 2010