Mi scusera' Mister Ivano, forse la sua squadra gioca a zona, forse il mediano e' una figura anacronistica, ma io mastico poco di calcio. Per chi conosce la nota canzone di Ligabue, il mediano, e' l'uomo della passione e del sacrificio. Ed oggi di questo voglio parlare. L'idea nasce in una sera di novembre allorquando un caro amico che e' gia' entrato negli “anta” ma che ancora “non vuole appendere le scarpe al chiodo”, dopo una giornata di lavoro, si e' fatto accompagnare “ad allenarsi”.
Saranno state le 21,00, la luce dei lampioni del campo di calcio trafiggeva a fatica la nebbia e sotto una pioggia fitta e fastidiosa, una decina di uomini in mutande, alla guida del mister, hanno iniziato a correre e sudare. Ma nessuno sembrava sentire la fatica, anzi tra loro si rideva e scherzava. Nel guardarli mi e' nata la curiosita' di saperne di piu'. Cosi' ho incontrato il presidente della U.S. Sportiva Cerisano 1996, il signor Franco Cistaro che con cortesia, mi ha raccontato della nascita di questa societa' sportiva, dei primi campionati in 3^ cat. , della promozione in 2^ nel 98, di quella in 1^ nel 2000, della nascita del settore giovanile, degli spalti affollati di pubblico, dei pulman di tifosi in trasferta. E dalla luce dei suoi occhi nel parlarne, traspariva una tale passione che quasi mi sembrava di rivivere i momenti raccontati. Ma la storia di questa squadra e' fatta anche di retrocessioni, della dismissione del settore giovanile, della chiusura del campo per inagibilita', dei tre anni da “zingari” in giro per i campi dei paesi limitrofi in cui ogni domenica ci si sente in trasferta, anche in quelle in cui il calendario dice si gioca in casa. Da quest'anno il campo di gioco del Cerisano e' ritornato agibile e la squadra e' tornata a giocare tra le mura amiche. Restano inagibili pero' le tribune e da bonificare tutta l'area circostante, quindi di domenica si gioca praticamente senza pubblico. La squadra e' attualmente iscritta al campionato di 3^ cat. Ha 75 iscritti, i giocatori a disposizione di Mister Ivano sono circa una trentina. La squadra ha in concessione gratuita dal Comune il campo di calcio, ma non riceve contributi pubblici e sopravvive grazie ai sacrifici degli attuali dirigenti: Franco Cistaro, Ivano Totera, Pierluigi La Neve, Nicodemo Mazza, Ugo Greco, Giuseppe Morabito, Pietro Reda oltre che a spontanee donazioni di privati. Quando si va in trasferta ci si sposta con le auto private, ci si paga da soli il gas del bombolone per riscaldare l'acqua, la lavanderia per le magliette. Una vera vita di sacrifici, una vita da pionieri del calcio. Difronte a tanta passione e sacrificio, sarebbe bello che i cerisanesi circondassero la squadra di affetto almeno quando si gioca in casa, ma senza spalti cio' non e' possibile. Ma quanto costera' rendere agibile gli spalti . Non lo so, da profano direi intorno ai 50 -60 mila euro. Certo le asfittiche casse del Comune, in questo momento non dispongono di tali cifre, ma curiosando su internet, ho scoperto che, gli Enti Pubblici per tali tipologie di intervento possono ricorrere ai mutui dell'Istituto del Credito sportivo. Il sito consente di scaricare on line la domanda che va poi corredata dal progetto dell'Ufficio tecnico. Rendere agibile una struttura, idonea alla pratica sportiva e' un segno di civilta' per l'intera collettivita'. Forse in questo momento il calcio appare come un problema secondario che interessa pochi.
Non e' cosi' ,avere una stuttura idonea significherebbe poter riaprire il settore giovanile, sgravando molte famiglie dei costi e dei tempi dedicati alle scuole calcio dei figli, forse non nascerebbe un nuovo campione del mondo, (quelli sono episodi unici), ma si darebbe a molti giovani una alternativa all'ozio da bar, garantendo al paese una generazione sana nel corpo e nello spirito. Pur riconoscendo i meriti ed i sacrifici degli attuali dirigenti, non si puo' continuare, per come avvenuto negli ultimi 50 anni, a demandare alla buona volonta' di pochi, le sorti della squadra di calcio, essa e' patrimonio dell'intera collettivita', porta il nome del ns paese, ci rappresenta, ci deve coinvolgere, ci deve appartenere. Per ora grazie a chi resiste, corre, suda, resta giovane e da' tutto se' stesso per pura passione e con spirito di sacrifico, grazie a chi crede e vive una vita da mediano..................
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