La ns Costituzione all'art. 53 detta:
"TUTTI sono tenuti a concorrere all spese pubbliche in ragione della loro capacita' contributiva"
Ne scaturisce quindi che, per il principio di uguaglianza sancito nella ns" Magna Carta", ogni cittadino ha il DOVERE di pagare le tasse per l'importo dovuto e alla data prevista. I servizi resi ai cittadini, infatti, sono garantiti in parte dagli introiti derivanti dalle stesse.
Questo principio risulta ineluttabile alle soglie dell'era federalista. Ma colui che non paga le tasse chi e'? Per molti e' un furbo, per qualcuno e' un genio, per pochi, molto pochi, e' CHI FA PAGARE TASSE PIU' CARE AI SUOI CONCITTADINI.
Non pagare le tasse significa infatti gravare gli altri concittadini di un costo aggiuntivo, un costo che, ripartito su tutti, risulterebbe meno gravoso. Possiamo anche accettare che alcuni, in particolare stato di indigenza, non abbiano capacita' contributiva. Per essi e' giusto prevedere sgravi ed agevolazioni a valere sulla fiscalita' pubblica. Gli altri, i furbi, bisogna individuarli, perseguirli, additarli all'opinione pubblica. Non bisogna lasciarli a vivere paciosi all'ombra dei ns campanili, protetti dal silenzio garantista di coloro che ignavi tacciono, o peggio, approvano ed incontrandolo per strada, salutano ed ossequiano il concittadino EVASORE.
Roberto Muoio