La legge sul federalismo fiscale accelera
inesorabilmente. Il fondo sperimentale
di riequilibrio destinato agli Enti locali viene tagliato e le amministrazioni
comunali sono chiamate a redigere i nuovi bilanci di previsione per l’anno 2012
stabilendo le nuove aliquote dell’IMU (imposta municipale unica).
Il gettito derivante dalla nuova tassa, prevede una parte da destinarsi allo Stato ed una di competenza del Comune impositore. Le aliquote minime da applicarsi per legge sono lo 0,2 per la prima casa e lo 0,76 per le seconde case. A tali aliquote minime, i Comuni potranno aggiungere, in base ai bilanci comunali, le percentuali in aumento necessarie a garantire il mancato introito di gettito statale.Ma modulare le tariffe in funzione dei bilanci comunali portera’ a disparita’ di trattamento. I comuni virtuosi, potranno permettersi di non aggravare l’attuale stato di sofferenza economica dei propri cittadini. Altri, riverseranno anni di cattiva gestione finanziaria sui cittadini. Assumendo i panni di esattori –gabellieri, coglieranno l’occasione per “tappare i buchi” e ripianare gli sprechi mettendo le mani nelle tasche dei propri cittadini e, con la scusa di applicare una legge dello Stato, contribuiranno a impoverirli ulteriormente.Nei giorni scorsi, il Sindaco e la giunta di Acquaformosa hanno deliberato l’assunzione delle tariffe minime per il calcolo dell’IMU (0,2 prima casa e 0,76 seconda casa). Un gesto coraggioso. Questo piccolo Comune avra’ ripercussioni importanti sul bilancio finanziario dell’anno 2012, ma il Sindaco Manoccio ritiene che con con UNA PIU’ OCULATA gestione della spesa, si possano tranquillamente far quadrare i conti.
E forse la chiave di svolta e’ veramente questa. Nella
gestione del Comune, in ogni
singolo intervento di spesa, bisogna far attenzione al rapporto costo-beneficio
evitando di finanziare lo spreco.
Anche a Cerisano, nel segreto del palazzo, il nuovo bilancio
di previsione stara’ prendendo forma. Ma quali aliquote verranno adottate per
l’IMU? Da cittadini ci auguriamo che i nostri amministratori sappiano valutare il
momento di crisi economica della popolazione contenendo al minimo l’aumento di tassazione e non gravando ulteriormente i cerisanesi di nuove tasse.
D’altronde, se lo scorso anno il Comune ha finanziato,
manifestazioni, sagre, feste, patrocinato eventi per quasi 80 mila euro le nostre finanze dovrebbero godere di buona salute. O no?