giovedì 9 febbraio 2012

I lupi travestiti da agnelli


Proprio quando il generale inverno avvolge il nostro piccolo borgo, ecco puntuale la sortita del sig. Mancina e del suo coriaceo gruppo politico.
Un attacco frontale e premeditato, nei confronti di tutti coloro i quali provano ad opporsi a questa minoranza che ci “guida”; un attacco mirato contro chi, con coscienza, coraggio e per mandato, ha deciso di non accettare supinamente, l’inettitudine, la superbia, l’arroganza del potere costituito.

Un goffo e vano tentativo, quello proposto dal gruppo politico che governa, evidentemente finalizzato a spostare il tiro ed a camuffare altre responsabilità.
Una compagine politica che negli anni ha contribuito ad annichilire la società cerisanese, oggi si fa vanto di scimmiottare le manifestazioni della tradizione paesana, con dubbio gusto e grande dispendio di uomini e mezzi.
Con l’intento di giustificare i propri insuccessi, costoro si offrono mascherati da vittime del sistema e delle opposizioni: un ruolo che, di tutta evidenza, mal si addice al Mancina, già noto ai più per i suoi scatti d’ira e le sue note “palle di cannone”.
E tuttavia, il momento deve esser parso propizio: proprio quando nelle case dei cerisanesi arrivano i rincari per il servizio idrico e la Tarsu; quando le promesse elettorali trovano inevitabili e scontati intoppi dovuti all’incapacità di programmare e gestire la cosa pubblica; quando la corte dei conti continua ad incalzare l’ente sulla gestione economica; quando le opposizioni interrogano la giunta  sulla gestione del festival delle serre; ecco pronti gli strali di un gruppo sull’orlo di una crisi di nervi, pronto a rilanciare il solito j’accuse.
Ci si stupisce per “una indagine in corso (sul festival delle serre) dei carabinieri della locale stazione, appresa solo a mezzo stampa”.
Eppure, questi signori si trovavano ai loro posto, in consiglio, quando il capogruppo di “Cerisano mia”, rivolgendosi al comandante di stazione presente in sala, parlando con voce forte e chiara, ipotizzava ipotesi di reato.
Erano tutti presenti quando il capogruppo di “primavera cerisanese” chiedeva chiarimenti in merito al sindaco ed alla giunta.
A tutti è parsa evidente la sproporzione tra l’esigua somma accertata, riportata in bilancio (circa 11.000 €) e la grande presenza di pubblico agli spettacoli.
Invece di farfugliare, accusare, inveire, un gruppo politico “serio” dovrebbe provare a dare risposte precise ed attendibili alle legittime richieste provenienti dalla società cerisanese.
Anzichè spendersi in giri di parole, dal chiaro intento “difensivo”, dovrebbe rispondere – con chiarezza e lealtà- alle puntuali domande della politica, come quelle già formulate nell’interrogazione a risposta scritta, depositata a suo tempo presso la casa comunale.
Chi vince deve governare con trasparenza, correttezza, nel rispetto delle regole, delle leggi e nell’interesse dell’intera comunità.
Pertanto, sig. Mancina, qualora accogliesse l’invito del suo gruppo, “nell’ informare di quanto accade nel nostro comune il comandante provinciale dell’arma dei carabinieri, ed il sig. prefetto, al fine di sgomberare il campo da ogni possibile equivoco”, saremo grati se vorrà, altresì, riportare ai medesimi, oltre che al paese intero, notizie utili e convincenti sugli incassi del festival delle serre.
Con ogni cordialita’.
primavera cerisanese

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