Le Corte dei Conti,
l'indagine sugli incassi del Festival delle Serre, gli squilibri di cassa, l'accordo capestro su Palazzo
Sersale, le tasse alle stelle
(Irpef, spazzatura ed acqua), le figuracce sull'armonizzatore, i servizi inefficienti, i debiti del
comune, la preoccupazione sulla
sicurezza delle scuole... Un sindaco
in panne. In balia di se stesso e delle proprie incapacità, a meno di un
anno dall'insediamento. Questo è il risultato che viene fuori da una semplice e
veloce analisi di quanto sta
accadendo nella nostra comunità e nelle stanze del “potere” comunale, dove
gli oriundi non lavorano per risollevare Cerisano, ma per demolire
scientificamente l'avversario politico.
Quando neanche con il ricorso alle “palle di cannone” si riesce a confutare le tesi altrui, l'uomo dalle
guanciotte rosse perde la testa e passa alle maniere forti, come nel caso della tentata aggressione
fisica in consiglio comunale al
capogruppo di Primavera cerisanese. Pare, però, che il sig. Mancina abbia il
vizio di andare in tilt. Nei giorni
scorsi si è presentata dinanzi agli ignari cittadini presenti in comune una scena degna di Fantozzi. Preso
dal panico per l'assenza del suo dirigente capo e non sapendo che pesci pigliare per organizzare le
attività comunali, il primo cittadino,
nonché responsabile di protezione civile, non ha saputo far altro che prendersela con dei
dipendenti comunali estranei ai servizi in questione. In spregio a qualunque
norma sindacale e preso dal delirio di onnipotenza si è trasformato nello
sceriffo “Rosco” di Hazzard. Gli amministratori poco informati sono convinti
che i dipendenti siano al proprio
servizio e non a quello del paese e gli stessi debbano sottostare ai propri voleri senza “no”
e senza “ma”. La separazione del potere di indirizzo e programmazione,
assegnato alla politica, da quello
di gestione, attribuito alla dirigenza,
vuole evitare confusione di ruoli e responsabilità salvo poi far ricadere le colpe della politica sui
dipendenti, ma non su tutti, attenzione,
soprattutto su quanti liberamente si sono espressi elettoralmente in altre
direzioni.
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