Forse
qualcuno pensava di trovarci distratti ed impegnati su altre
tematiche: il parco eolico, mezzo paese senza acqua potabile, la
viabilità di frazione Valli interrotta per dissesto idrogeologico,
debiti fuori bilancio non dichiarati, e tanti altri disastri che
conclamano il fallimento politico amministrativo della Giunta
mancina.
O
forse, meglio, ritiene di poter far tutto a proprio piacimento, senza
dar conto ad alcuno; che la vittoria elettorale garantisca completa
impunità, compresa la possibilità di “modificare ed interpretare
” le leggi del nostro ordinamento, pur di raggiungere il risultato
prefissato.
Eppure
i precedenti – il servizio delle “Iene” sul concorso vinto dal
vicesindaco, le cronache nazionali sulla vicenda dell’armonizzatore-
avrebbero dovuto suggerire, quanto meno, maggiore cautela,
riflessione e studio nelle deliberazioni più delicate.
Sicuramente
il nostro gruppo politico non può tacere ed essere complice di
quella che, di tutta evidenza, si profila come pratica amministrativa
viziata, artificiosa e palesemente illegittima.
Le
recenti ed inaspettate delibere votate dalla Giunta municipale
nell’ottobre scorso, infatti, indicano, con estrema chiarezza,
l’ultima trovata della Giunta mancina: procedere ad una assunzione
a tempo indeterminato, attingendo dalla graduatoria – definitiva -
del Comune di Marano Principato.
Si
modifica il piano triennale delle assunzioni – approvato appena
qualche mese prima-, si istituisce, così, un nuovo posto nell’area
finanziaria e si aggiorna il regolamento di organizzazione degli
Uffici e dei servizi.
Nel
novembre ultimo, infine, si approva lo schema di convenzione tra i
predetti Comuni ed il gioco è fatto, il posto è garantito.
In
definitiva, il Comune di Cerisano intenderebbe assumere un Istruttore
di categoria C attingendo dalla graduatoria in corso di validità di
altro Comune, senza che tra i medesimi Enti sia stato stipulato
-anteriormente al concorso stesso- alcun accordo in tal senso.- Ma
per assumere chi? Per quale motivo? Le risposte arriveranno ben
presto.
Intanto,
occorre sottolineare l’assoluta illegittimità della descritta
procedura che non solo viola norme di diritto positivo in materia di
assunzioni nel pubblico impiego, integrando profili di illegittimità,
con conseguente responsabilità personale di tutti coloro i quali
contribuiranno all’adozione di tali atti, ma che è anche in
palese contrasto con il principio costituzionale di imparzialità e
trasparenza dell’azione della Pubblica Amministrazione (cfr art.
97 Cost.), oltre che del procedimento amministrativo(legge 7
agosto 1990 n.241).
Invero,
è bene chiarire che, per l’utilizzazione della graduatoria
concorsuale di altra amministrazione, il Comune avrebbe dovuto
stipulare apposita convenzione prima dell’indizione della
medesima procedura concorsuale allo scopo di evitare che la
procedura stessa possa costituire una modalità di elusione
delle norme che vietano la possibilità di effettuare richieste
nominative di candidati inseriti nelle predette graduatorie e per
dare la possibilità a tutti i cittadini di poter partecipare
sapendo, sin dalla pubblicazione del bando di concorso, il numero
complessivo dei posti messi a concorso e presso quali enti potrebbero
essere chiamati a ricoprirli.
Così
come si dovrebbero rigorosamente osservare i criteri cardine delle
procedure di reclutamento nella Pubblica Amministrazione, per la
copertura di posti attraverso l’utilizzo delle graduatorie di altri
Enti, ovvero: l’esistenza del posto nella dotazione organica
alla data di indizione del concorso; che tale posto sia vacante e non
istituito o trasformato successivamente all’approvazione della
graduatoria.
Di
contro, il Comune di Cerisano, con consapevolezza e piena
determinazione, procede eludendo ed aggirando tutte le citate
previsioni normative, omettendo e reinterpretando finanche i pareri
offerti, su casi simili, dal Ministero dell’Interno, dal
Dipartimento della Funzione Pubblica e dall’Anci.
Una
serie di atti e delibere, quelle prodotte dalla Giunta mancina, che
manifestano spregiudicatezza e disinvoltura nella procedura messa in
atto, preludendo ad una assunzione grossolanamente illegittima.
Ma
perché non bandire un pubblico concorso…, perché non dare
l’opportunità ai giovani laureati cerisanesi di provare a
concorrere per un agognato posto fisso.
E
ancora, se proprio si vuole aggirare la legge, perchè, non
stabilizzare tutti i dipendenti precari che lavorano nel nostro
Ente.
Il
diritto al lavoro è sacrosanto per tutti i cittadini e, certamente,
anche per la gente di Cerisano.
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