Un centro per immigrati irregolari a
Cerisano.
E il sindaco si da alla macchia...
Ci risiamo. Un'altra vicenda che farà
parlare e discutere, bene o male, di Cerisano sta per delinearsi alle
nostre latitudini. Per capirne meglio i contorni è necessario
ricordare i giorni della campagna elettorale, quando si vociferava
che qualcosa stava avvenendo intorno all'Oasi Sant'Antonio di
Cerisano. Voci del popolo riportavano dell'interessamento di un
imprenditore per il centro di accoglienza religiosa al fine di
riadattarlo a struttura assistenziale per anziani grazie a dei
contributi regionali. Qualcuno approfittò delle chiacchiere (?) per
giocarsi la carta dei posti di lavoro a fini elettorali.
Pare, però, che qualcosa, ma non di
buono, bolli veramente in pentola. Da mesi, infatti, sono in corso
dei lavori di ristrutturazione all'interno dell'Oasi S. Antonio.
Siamo venuti a conoscenza, da fonti molto accreditate, che un
imprenditore (sarà lo stesso di maggio?) è intenzionato questa
volta non ad aprire un centro per anziani, ma a convertire la
struttura in centro per immigrati.
Se questo progetto andasse in porto,
lungi da qualunque pregiudizio ed intolleranza nei confronti degli
immigrati, potete immaginare le conseguenze negative di tipo
socio-economico che ne deriverebbero per una comunità, a vocazione
turistica, di poche migliaia di abitanti.
Ma chi è l'imprenditore che ha in
essere questo progetto? Ed il sindaco ne è a conoscenza?
Non vorremmo che l'imprenditore in
questione sia lo stesso che ha provato ad ubicare una struttura
simile a Diamante, ma ha dovuto desistere grazie alla determinazione
del sindaco Ernesto Magorno.
Non vorremmo che questo imprenditore
abbia dirottato il progetto su Cerisano perché ritiene che nella
nostra cittadina ci sia un sindaco più disponibile nei suoi
confronti. A pensar male si fa peccato...
Continua...
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