lunedì 1 aprile 2013
Ma che colpa abbiamo noi?
Il
triunvirato decide di divulgare la notizia del giorno. I banditori
di palazzo escono
in strada. Il popolo deve sapere di chi e’ la colpa se il Ponte di
Valli non riapre per Pasqua. .Ma
veramente pensate che la gente possa bersi questa ennesima
“PAGLIETTA”La
gente, anche se esasperata dai disagi, non dimentica. Ricorda
benissimo la riunione del 15 novembre nella chiesetta di Valli.
Quella sera il Sindaco e l’assessore Sansone annunciavano
l’imminente chiusura del Ponte. Distribuivano copia della perizia
del Genio Civile secondo il quale l’intero costone circostante il
ponte era a rischio e doveva essere messo in sicurezza prima di
procedere all’apertura della SP 45. Essi stessi annunciavano che i
lavori sul ponte sarebbero durati 6 – 8 mesi e che, da soli, non
potevano garantire la riapertura della strada. Assicuravano che si
sarebbero impegnati a ricercare fondi per la messa in sicurezza di
quei luoghi.Cosa
e’ successo da quella data? Il 23 novembre il Ponte chiude. I
Lavori iniziano e proseguono a rilento. Ad oggi sono fermi e le travi
da utilizzare sepolte dal fango in fondo al fiume. Nel mese di
febbraio cede il costone in località Rinacchio. Il sindaco decide la
somma urgenza e, invece di intervenire sulle opere esistenti, si
lancia nel progetto del secolo. La nuova arteria Pira-Petrara. Con un
ordinanza si da’ il via a una nuova opera da più di 300.000 euro
poi ridimensionata a 199.000 euro. Il tutto senza fondi disponibili,
basandosi sulle promesse di politici in cerca di voti. L’originaria
ordinanza, ad oggi, risulta decaduta e l’impresa continua i lavori
senza impegni di spesa concreti. Ma questa strada risolverà i
problemi di circolazione?. Forse no. Sicuramente ampierà il buco
nero dei debiti fuori bilancio del Comune, gia’ di grosse
dimensioni. Pochi giorni fa cede il costone nei pressi del Ponte.DISAGI
SU DISAGI e la colpa di chi e’? Di chiunque parla del problema, lo
sottopone all’attenzione dei media, dell’opinione pubblica, degli
amministratori. Colpevoli di aver dato voce ai disagi della gente,
colpevoli di PARLARE in un borgo dove la parola d’ordine e’
TACERE. Dove e’ vietato contestare. Dove il cittadino deve, in
silenzio, attendere, pregare, invocare, sperare che il miracolo
avvenga. Ma i miracoli sono rari e certamente non e’ con i miracoli
che il problema Ponte giungera’ a soluzione.Forse
se il Ponte NON RIAPRE lo si deve alle false promesse che
puntualmente vengono smentite?Forse
qualcuno, in questi mesi, “sottobanco” ha fatto circolare la
notizia che, una volta finiti i lavori al ponte, avrebbe fatto
riaprire la strada? Forse qualcuno ha annunciato nuove perizie
“amiche” sulla situazione del costone? Forse qualcuno ha promesso
tempi rapidissimi per i lavori al ponte?Forse
quel qualcuno adesso, alla luce dei recenti eventi, HA AVUTO PAURA di
non poter mantenere gli impegni? Ha avuto paura che le sue BUGIE
venissero smascherate. Ha avuto paura di non riuscire a nascondere le
sue disfatte amministrative?Invece
di ammettere che, per la messa in sicurezza del costone, occorrono
progetti e fondi, e non perizie edulcorate, invece di spiegare che
fino ad oggi nulla e’ stato fatto, che forse e’ stato un errore
dirottare i pochi soldi disponibili ad altri luoghi ed altri progetti
non risolutori, invece di tutto questo, si e’ scelto di trovare il
capro espiatorio ai propri errori.Noi
confidiamo nell’intelligenza delle persone. Oggi come ieri e come
domani, ogni ns azione sarà volta a tutelare i legittimi diritti
della gente offesa dalle PAGLIETTE di chi pensa di ottenere consenso
sulle promesse e cerca colpevoli e fantasmi che giustifichino i
propri grossolani errori. Noi restiamo UOMINI LIBERI di pensare e
parlare.
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