Tantissimi i cittadini che ieri hanno partecipato all'ennesima iniziativa promossa da "Piazza Grande, partecipazione e rinnovamento", durante la quale si è discusso di Governo degli Enti locali.
All'incontro, introdotto e moderato da Lucio Di Gioia, hanno partecipato Vincenzo Adamo, consigliere comunale di Cosenza, ed i consiglieri regionali Fausto Orsomarso e Gianpaolo Chiappetta.
La discussione seria ed approfondita è stata apprezzata dai tanti cittadini che continuano a stimolare ed apprezzare l'azione della nostra associazione con la loro nutrita partecipazione ad ogni incontro di Piazza Grande. E' evidente che Piazza Grande, a differenza di altri, sta portando avanti un percorso serio, ragionato, partecipato e costruttivo per la definizione di un programma elettorale in vista delle prossime amministrative.
Vi aspettiamo al prossimo incontro sulle politiche ambientali che si terrà domenica prossima.
lunedì 31 gennaio 2011
domenica 30 gennaio 2011
sabato 29 gennaio 2011
venerdì 28 gennaio 2011
Tipi di lecconi esistenti
Il lungimirante: che guarda lontano, lecca oggi per incassare domani, s'ingrazia le simpatie del meccanico anche se la sua macchina, appena uscita dalla concessionaria, è perfetta, perchè non si può mai sapere!
Il cecchino: che prende bene la mira e spara le sue leccate soltanto al potente di turno, a chi gli può servire nell'immediato per ottenere questo piacere o quell'altro favore.
L'istintivo: che lecca tutto e tutti, sempre ed ovunque, che lascia la scia al suo passaggio, che sbava ovunque, perché è geneticamente predisposto. Non ha bisogno di allenarsi, gli viene spontaneo, ha un "dono di natura".
Il cortigiano: che fa la corte all'impiegato appena assunto, solo per il fatto che è figlio di una persona molto importante al Comune, o è destinato a far presto carriera .....!
Il leccone di scambio: campeggia su tutti per l'elevato tasso di rendimento. "Tu dici in giro che io sono bravo ed io faccio altrettanto con te!" Con questa tecnica si sono costruite dal nulla vere e proprie fortune ed intere carriere.
La dinamica dei comportamenti umani ha fatto si che adulatori, lecchini, sviolinatori, ruffiani e leccaculo in generale non siano più considerati in modo negativo.
Questo ha modificato i vecchi rapporti tra le classi sociali.
Ma ironia a parte.....peccato! Peccato perché questo fa delle persone sincere, una razza sempre più in via d'estinzione…
Un post Facebook di Luigi Settino
Il cecchino: che prende bene la mira e spara le sue leccate soltanto al potente di turno, a chi gli può servire nell'immediato per ottenere questo piacere o quell'altro favore.
L'istintivo: che lecca tutto e tutti, sempre ed ovunque, che lascia la scia al suo passaggio, che sbava ovunque, perché è geneticamente predisposto. Non ha bisogno di allenarsi, gli viene spontaneo, ha un "dono di natura".
Il cortigiano: che fa la corte all'impiegato appena assunto, solo per il fatto che è figlio di una persona molto importante al Comune, o è destinato a far presto carriera .....!
Il leccone di scambio: campeggia su tutti per l'elevato tasso di rendimento. "Tu dici in giro che io sono bravo ed io faccio altrettanto con te!" Con questa tecnica si sono costruite dal nulla vere e proprie fortune ed intere carriere.
La dinamica dei comportamenti umani ha fatto si che adulatori, lecchini, sviolinatori, ruffiani e leccaculo in generale non siano più considerati in modo negativo.
Questo ha modificato i vecchi rapporti tra le classi sociali.
Ma ironia a parte.....peccato! Peccato perché questo fa delle persone sincere, una razza sempre più in via d'estinzione…
Un post Facebook di Luigi Settino
giovedì 27 gennaio 2011
Liberare il cuore e la mente dall’odio, dal personalismo, dall’egoismo.
Un’autocandidatura; il lancio di un simbolo condiviso solo con se stesso; l’appropriarsi di un ritornello che in molti legano al proprio passato, alla propria giovinezza; un aggettivo possessivo (mia) a completare il tutto, ed il gioco è fatto.
Dapprima l’auspicio di una terza lista, così che la quarta possa trovare legittimazione; poi provare a convincere i più che anche “a tre si possa giungere alla vittoria”; disinformare, delegittimare, scontrarsi, così che tutto appaia giusto e doveroso.
Consentiteci, questa non è Politica ma mistificazione ed artificio.
Può il nostro paese permettersi di cadere ancora nelle mani del “medico”; può la nostra comunità rischiare lunghi e sicuri anni di mal governo, di buio amministrativo, di incapacità gestionale, di assenza di prospettive.
Questa la domanda che ci siamo posti negli ultimi tempi; queste le sollecitazioni che arrivano dal Popolo, dalla Nostra Gente: la speranza di un progetto condiviso, partecipato, di unità.
E tuttavia, si preferisce – ancora una volta - non ascoltare, o meglio disinformare e costruire le proprie di ragioni; rilanciare e tacciare il Nostro senso di responsabilità e coscienza come sintomo di debolezza, indicativo di mai dichiarati propositi di rinuncia.
E’ evidente ai più, quindi, che le “diverse parti” abbiano obiettivi contrastanti; che l’ambizione personale, la voglia di rivincita finiscano con il prevalere sui veri interessi del paese. Alcuna voglia di confronto; anzi lo si evita artatamente per paura che la posizione conquistata possa trovare ostacolo nella ragione e nel contraddittorio.
Ma noi non rinunciamo!!
Nel ricordo di cosa eravamo e di cosa professavamo; nel ricordo di un tempo, dei nostri migliori anni. Il momento che ci attende sarà decisivo per le sorti della nostra comunità.
Tutti insieme, le migliori anime del paese con un unico intento: liberare Cerisano.
Liberare il cuore e la mente dall’odio, dal personalismo, dall’egoismo.
Liberare finalmente il nostro paese da una sottocultura che vuole imporsi come maggioranza.
Liberare la comunità dalla paura, dal ricatto e dall’oppressione.
“La libertà non esiste senza uguaglianza, ma non esistono né uguaglianza né libertà senza una profonda coscienza dei doveri cui tutti sono chiamati (G.Mazzini)”.
Cambiare si può.
Lucio Di Gioia
mercoledì 26 gennaio 2011
Il Cambiamento: ovverosia le favole del paese. di Giovanni Quintieri
In prossimità dell’appuntamento elettorale i giochi vengono alla luce, lasciando dietro di sé i chiacchiericci da bar (che pure hanno una loro dignità) e le articolate riflessioni dietrologiche che presumono di indicare le liste elettorali che si troveranno in campo nell’appuntamento della prossima primavera.
Nascono le associazioni che, come Piazza Grande, rappresentano il luogo in cui le istanze, i pensieri, le storie di ogni cittadino di questo paese trovano una sintesi di concreto agire, nel tentativo di indicare un percorso sui temi specifici che richiedono risoluzione.
Nascono e si consolidano delle relazioni fra individui finalizzate alla costruzione di una proposta.
Muoiono, invero, relazioni apparentemente consolidate sull’altare di una diversa prospettiva, personale e collettiva, si dividono le strade percorse insieme (non senza acerrimi scontri, peraltro mai frontali, in attesa di una definitiva e promessa resa dei conti), se ne aprono altre, nel normale divenire delle cose (fenomeno al quale non si sottrae questo splendido borgo nel cuore della Calabria).
Tutto ciò accade (insieme ad altro, ovviamente) in questo paese che, inevitabimente continua a trasformarsi e richiede, ad oggi, un cambiamento inevitabile con un'unica certezza: ciò che è stato fatto da questa amministrazione in questi anni è semplicemente un’ opera di pessimo gusto.
Ci si sottrae ad una analisi più specifica che richiederebbe tempo e modalità ora non consentite, consentendoci (il plurale è indice di partecipazione condivisa nel pensiero) semplicemente di lanciare, in questa fase, uno sguardo che accolga la percezione di ciò che è e che ci consente di sperare (magari sognare) ciò che potrebbe essere Cerisano.
Ciò che potrebbe essere un cambiamento.
Ad oggi, formalmente, con più o meno chiara indicazione di intenti, si profilano due candidature all’interno della vecchia maggioranza e, quindi, due opposte fazioni, una delle quali vedrebbe, quale deus ex machina all’interno (con ruolo ancora da chiarire in via definitiva), il vecchio promotore (se vogliamo l’editore di riferimento o l’azionista di maggioranza) dell’attuale maggioranza (appunto).
Sul punto giova chiarire:
Questo (nella forma duplice del mostro bicefalo) non è ciò che può passare come operazione politica che tende al cambiamento di uno status quo.
In sintesi (ci perdoni Montale se lo si utilizza per fenomeni poco poetici) è :”ciò che non siamo, ciò che non vogliamo”, sicuramente(mi permetto, sul punto, di interpretare il pensiero degli aderenti all’associazione).
Ciò che l’intera comunità sarà, o quello che vorrà di questo paese, ovviamente dipenderà dal voto come atto finale di un percorso che sino alle elezioni vedrà il sorgere e il morire di più compagini (se ne auspicherebbero poche ma buone, possibilmente coese e con affinità di pensiero e di percorso), ma ciò che ognuno di noi oggi può (ancora) fare per dare corpo alla speranza di cambiamento è divenire parte attiva di un confronto serrato ma leale (il confronto leale dovrebbe essere precondizione di ogni competizione e patrimonio comune, ma rischio di sembrare un vecchio buonista , ma anche questo è un rischio contenuto nel tentativo di dare un sia pur minimo contributo alle cose di una comunità con il proprio pensiero e la propria storia personale).
E’ sulle idee e sulla concreta azione, precipitato di quelle idee, che si può dare corpo ad un cambiamento, e sul coraggio che ognuno consegna nella propria partecipazione e con questo si dona agli altri che si rivela una forza rivoluzionaria (un caloroso in bocca al lupo alle fabbriche in cantiere e agli amici che vi abitano).
E’ nel dire no alla prevaricazione di chi pretende di decidere senza discussione formativa con gli altri che pure potrebbero far parte di una unica barca che potrebbe diventare nave (da crociera) e lo dice non con cauti argomenti persuasivi ma con ruvida aggressività che sortisce l’effetto contrario della con - divisione ed invece prepara la divisione come disfatta, che si traduce la libertà di ognuno di noi.
Tante cose sono state fatte, ma ancora poche perché si prepari un vero cambiamento, l’associazione in questo ne è consapevole ed intende perseverare.
Noi siamo pronti ad accogliere in questa grande piazza, luogo dell’anima di ogni cerisanese che in questo paese abita (“abitare non è conoscere, ma ritrovare le tracce di un ultimo congedo, ritrovarsi presso di se”), tutti coloro che vorranno partecipare ad un progetto concreto che preluda al cambiamento.
E’ un tenero pensiero che potrebbe diventare un sogno, è una promessa fatta da noi, per altri potrebbe diventare una minaccia.
Qualcun altro è diventato grande e non crede più alle favole.
Dissesto idrogeologico, ne abbiamo discusso a Valli. di Luigi Settino Capogruppo “ Opposizione Indipendente”
Le strade di collegamento con la città,lo scorso inverno, hanno rappresentato un grosso problema per i cittadini di Cerisano. Le tante, troppe frane che hanno interessato il territorio delle serre cosentine, per certi versi ed in alcuni frangenti, hanno quasi isolato un intero paese. Difficoltà oggettive e molta preoccupazione. L’inverno alle porte,oggi, fa alzare il grido d’allerta. E – viste le non ottimali condizioni ancora adesso delle arterie – appare quanto meno giusto chiedersi cosa fare. Di questo e quindi di prevenzione del territorio dal rischio idrogeologico, della frane appunto, e della tutela dello stesso ne ha deciso di parlare ed affrontare in maniera tecnica il problema la nostra neo nata associazione “Piazza Grande”. Così, nel pomeriggio di domenica, Lucio Di Gioia e con lui tutti gli iscritti all’associazione, insieme al presidente dell’Ordine dei Geologi cosentini Francesco Violo ed il responsabile della difesa del suolo della provincia di Cosenza,Eugenio Covello, hanno fatto un lungo tour del paese e hanno fatto vedere loro, ai tecnici, le gravi difficoltà del territorio. Prima una visita alla strada di Pianetto che conduce a Castrolibero. Quindi alla Circonvallazione chiusa da diverso tempo;infine a Valli superiore e poi sul ponte della stessa contrada che potrebbe essere chiuso. Insomma un tour,dicevamo, che ha fatto riscontrare la difficile situazione cerisanese. Cosa fare allora? O, meglio, si può fare qualcosa? È questa la domanda più diretta che poi i cittadini hanno voluto fare ai tecnici durante il convegno, a postumi del tour, e sviluppatosi nella ex scuola della contrada Valli. La risposta non ha lesinato dubbi. Nella tarda primavera si inizierà a <<mettere mano alla situazione>>. La provincia di Cosenza, ha anche tenuto a ribadire il dirigente Covello, per conto dell’assessore al ramo Riccetti e del presidente Oliverio, ha inserito Cerisano come uno dei primi punti nell’agenda politica. Il problema dei problemi però è sempre lo stesso,ovvero dove recuperare il denaro necessario vista la mancanza di fondi e il mancato trasferimento dello Stato alla stessa Provincia( poco meno della metà i soldi trasferiti a Cosenza). Roberto Muoio, membro dell’associazione ed originario della frazione, ha voluto presentare le istanze dei cittadini di quella frazione e farsi portavoce delle richieste e del rispetto dei diritti che gli stessi pretendono. Mentre il presidente dei Geologi, Violo, ha spiegato in maniera abbastanza chiara i limiti ed i rischi del territorio. Urge una maggiore sicurezza,non c’è dubbio. Cerisano non è stata inserita nel Piano apposito di messa in sicurezza ed il territorio non è affatto posizionato geologicamente bene. Ovviamente la preoccupazione deve lasciare lo spazio all’indignazione e prima ancora alla volontà ferrea di intervenire. Ne è convinto, in chiusura, Di Gioia, di “Piazza Grande”. Occorre fare rete tra le strutture. Provincia e Comune devono,anzi hanno l’obbligo,di confrontarsi quotidianamente. Tecnici e politica. La numerosa partecipazione della popolazione e l’interessante dibattito che ne e’ seguito, dimostra come i cittadini sentano il problema ed abbiano voglia di dire la loro sulla questione per squarciare il velo di torpore in cui il paese sembra avvolto.
Luigi Settino
Capogruppo “ Opposizione Indipendente”
martedì 25 gennaio 2011
Caro Zecca, non ti illudere....Smentita flash a "Cerisano in rete" (La disinformazione del paese)
Caro Zecca, non ti illudere....Smentita flash a "Cerisano in rete" (La disinformazione del paese)
Elezioni 2011.
Noi Ci Siamo
Per rilanciare Cerisano
Per renderla grande
e... nessuno si tira indietro
domenica 23 gennaio 2011
Proverbio cinese della sera....
Proverbio cinese della sera....
Tutti gli uomini hanno una faccia come tutti gli alberi hanno una scorza.
Giornalino n. 1
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INAUGURAZIONE SEDE PIAZZA GRANDE
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Tutela del territorio e prevenzione del rischio idrogeologico
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Una vita da mediano di Roberto Muoio
Mi scusera' Mister Ivano, forse la sua squadra gioca a zona, forse il mediano e' una figura anacronistica, ma io mastico poco di calcio. Per chi conosce la nota canzone di Ligabue, il mediano, e' l'uomo della passione e del sacrificio. Ed oggi di questo voglio parlare. L'idea nasce in una sera di novembre allorquando un caro amico che e' gia' entrato negli “anta” ma che ancora “non vuole appendere le scarpe al chiodo”, dopo una giornata di lavoro, si e' fatto accompagnare “ad allenarsi”.
Saranno state le 21,00, la luce dei lampioni del campo di calcio trafiggeva a fatica la nebbia e sotto una pioggia fitta e fastidiosa, una decina di uomini in mutande, alla guida del mister, hanno iniziato a correre e sudare. Ma nessuno sembrava sentire la fatica, anzi tra loro si rideva e scherzava. Nel guardarli mi e' nata la curiosita' di saperne di piu'. Cosi' ho incontrato il presidente della U.S. Sportiva Cerisano 1996, il signor Franco Cistaro che con cortesia, mi ha raccontato della nascita di questa societa' sportiva, dei primi campionati in 3^ cat. , della promozione in 2^ nel 98, di quella in 1^ nel 2000, della nascita del settore giovanile, degli spalti affollati di pubblico, dei pulman di tifosi in trasferta. E dalla luce dei suoi occhi nel parlarne, traspariva una tale passione che quasi mi sembrava di rivivere i momenti raccontati. Ma la storia di questa squadra e' fatta anche di retrocessioni, della dismissione del settore giovanile, della chiusura del campo per inagibilita', dei tre anni da “zingari” in giro per i campi dei paesi limitrofi in cui ogni domenica ci si sente in trasferta, anche in quelle in cui il calendario dice si gioca in casa. Da quest'anno il campo di gioco del Cerisano e' ritornato agibile e la squadra e' tornata a giocare tra le mura amiche. Restano inagibili pero' le tribune e da bonificare tutta l'area circostante, quindi di domenica si gioca praticamente senza pubblico. La squadra e' attualmente iscritta al campionato di 3^ cat. Ha 75 iscritti, i giocatori a disposizione di Mister Ivano sono circa una trentina. La squadra ha in concessione gratuita dal Comune il campo di calcio, ma non riceve contributi pubblici e sopravvive grazie ai sacrifici degli attuali dirigenti: Franco Cistaro, Ivano Totera, Pierluigi La Neve, Nicodemo Mazza, Ugo Greco, Giuseppe Morabito, Pietro Reda oltre che a spontanee donazioni di privati. Quando si va in trasferta ci si sposta con le auto private, ci si paga da soli il gas del bombolone per riscaldare l'acqua, la lavanderia per le magliette. Una vera vita di sacrifici, una vita da pionieri del calcio. Difronte a tanta passione e sacrificio, sarebbe bello che i cerisanesi circondassero la squadra di affetto almeno quando si gioca in casa, ma senza spalti cio' non e' possibile. Ma quanto costera' rendere agibile gli spalti . Non lo so, da profano direi intorno ai 50 -60 mila euro. Certo le asfittiche casse del Comune, in questo momento non dispongono di tali cifre, ma curiosando su internet, ho scoperto che, gli Enti Pubblici per tali tipologie di intervento possono ricorrere ai mutui dell'Istituto del Credito sportivo. Il sito consente di scaricare on line la domanda che va poi corredata dal progetto dell'Ufficio tecnico. Rendere agibile una struttura, idonea alla pratica sportiva e' un segno di civilta' per l'intera collettivita'. Forse in questo momento il calcio appare come un problema secondario che interessa pochi.
Non e' cosi' ,avere una stuttura idonea significherebbe poter riaprire il settore giovanile, sgravando molte famiglie dei costi e dei tempi dedicati alle scuole calcio dei figli, forse non nascerebbe un nuovo campione del mondo, (quelli sono episodi unici), ma si darebbe a molti giovani una alternativa all'ozio da bar, garantendo al paese una generazione sana nel corpo e nello spirito. Pur riconoscendo i meriti ed i sacrifici degli attuali dirigenti, non si puo' continuare, per come avvenuto negli ultimi 50 anni, a demandare alla buona volonta' di pochi, le sorti della squadra di calcio, essa e' patrimonio dell'intera collettivita', porta il nome del ns paese, ci rappresenta, ci deve coinvolgere, ci deve appartenere. Per ora grazie a chi resiste, corre, suda, resta giovane e da' tutto se' stesso per pura passione e con spirito di sacrifico, grazie a chi crede e vive una vita da mediano..................
LA FORZA DI DIRE: "NO"!
Verso le elezioni amministrative 2011
Il processo di partecipazione e rinnovamento che, insieme a tante donne, uomini e giovani di questa comunità, stiamo costruendo, non trova e non può trovare alcuna mediazione o compromesso di sorta.
Persone perbene, uomini liberi, capaci di governare e di innovare. Queste le caratteristiche di chi vuole far parte di un progetto - e di una lista civica - che tenacemente vogliamo portare avanti per il bene di Cerisano.
Con voce ferma e decisa diciamo "no" ai subdoli tentativi - e sono tanti - di chi vuole infangare o semplicemente delegittimare i nostri buoni propositi.
Sia chiaro a tutti!
Diciamo no a tutti coloro i quali hanno gravi responsabilità per lo stato in cui versa il nostro paese.
Il paese non può più attendere. Cambiare si può.
Piazza Grande Cerisano
Il processo di partecipazione e rinnovamento che, insieme a tante donne, uomini e giovani di questa comunità, stiamo costruendo, non trova e non può trovare alcuna mediazione o compromesso di sorta.
Persone perbene, uomini liberi, capaci di governare e di innovare. Queste le caratteristiche di chi vuole far parte di un progetto - e di una lista civica - che tenacemente vogliamo portare avanti per il bene di Cerisano.
Con voce ferma e decisa diciamo "no" ai subdoli tentativi - e sono tanti - di chi vuole infangare o semplicemente delegittimare i nostri buoni propositi.
Sia chiaro a tutti!
Diciamo no a tutti coloro i quali hanno gravi responsabilità per lo stato in cui versa il nostro paese.
Il paese non può più attendere. Cambiare si può.
Piazza Grande Cerisano
Tempi di festa ma anche di bilanci.
Care amiche ed amici, mentre la politica paesana si affanna nel perpetrare tipici rituali da campagna elettorale, l’occasione del Santo Natale offre, a noi tutti, l’opportunità di fermarsi a riflettere, di ritrovare gli antichi valori e le belle tradizioni che avvolgono e permeano la nostra comunità. Di ritrovarsi in famiglia, con gli amici di una vita, nei luoghi e nei ricordi di un tempo, forse passato troppo in fretta. Tempo di festa e di gioia; ma anche di bilanci. Un anno, quello che ci apprestiamo a lasciare, ricco di attività, impegno e passione; che ci ha visti protagonisti di un processo di “partecipazione e rinnovamento” che tanta simpatia e sostegno ha trovato in paese e che, come prevedibile, ha definitivamente rotto equilibri di potere consolidatisi negli anni. Oggi, siamo sempre più convinti, è inevitabilmente giunto il nostro tempo, con buona pace di chi ostinatamente si ripropone, degli incalliti detrattori e dei soliti millantatori. Il paese è pronto e maturo per cogliere una scommessa di novità, la nostra scommessa di novità e modernità, a recepire un appassionato e disinteressato progetto di rinascita. A questo stiamo lavorando, con tutti noi stessi, con la nostra professionalità, con il nostro buon senso, con la testa e con il cuore. Il forte desiderio di libertà e rinnovamento, di libertà e partecipazione che si avverte in paese, dovrà essere, e sarà, il nostro imperativo. E’ ormai giunto il tempo della verità: una nuova classe dirigente si affaccia al futuro, pronta a mettersi alla prova, per ridare speranza e fiducia e vita a questa comunità.
18 dicembre 2010
18 dicembre 2010
sabato 22 gennaio 2011
Piazza Grande, Partecipazione e Rinnovamento, Cerisano (15 ottobre 2010)
Dall'esperienza, ad oggi conclusa, del movimento giovanile "Cantiere Cerisano", dal seme di speranza e rinnovamento da esso rappresentato in questi anni, prende oggi vita l'Associazione di cittadini "Piazza Grande, Partecipazione e Rinnovamento".
L'associazione, quale democratica organizzazione di cittadini cerisanesi, intende perseguire l'obiettivo primario del "bene comune" degli abitanti di questa comunità.
"Piazza Grande" accoglie uomini e donne che, partendo da percorsi di vita diversi e da un sentimento personale, intendono confrontarsi democraticamente con gli altri, nella consapevolezza che l'incontro di diverse conoscenze, esperienze di vita, idee ed ideali, possa rappresentare elemento di ricchezza, punto di forza e componente fondante da cui partire per costruire un percorso condiviso.
L'associazione si propone di individuare risorse, uomini, conoscenze, capaci di risolvere i problemi di ordine economico-sociale, strutturale, ambientale, ormai, diffusamente avvertiti in paese; di organizzare momenti di incontro, dibattito, proposta all'interno del quale possano essere tracciate le linee guida da porre alla base della propria azione.
Il tempo delle mani giunte, dell'inedia imperante, della sterile critica politica, del chiacchiericcio, deve lasciare il posto all'impegno comune, diffuso, partecipato.
E' giunto il momento di mettere in soffitta le vecchie ed arroganti logiche di potere e di liberare il paese dal ricatto e dalla paura.
Oggi diamo vita ad un movimento di cittadinanza attiva: donne e uomini liberi, spinti ed uniti dal proposito del "bene comune".
Il popolo cerisanese deve ritrovare l'orgoglio di sentirsi parte attiva di un paese a Sua immagine.
SOGNARE SI PU0'...AGIRE SI DEVE
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